Saggio sull'americanizzazione del mondo. Edizione ampliata e aggiornata
Serge Latouche – Eleuthera – 2002 – pagg. 178
Gi� nel 1992 Serge Latouche aveva espresso, nel suo libro L'occidentalizzazione del mondo, i devastanti effetti dell'uniformazione dell'intero pianeta a un modello di sviluppo imposto dall'alto. A oltre dieci anni di distanza con La fine del sogno occidentale, Latouche smaschera ancora le illusioni di un Occidente che ormai �appare come un�enorme macchina impersonale, senza anima e senza padrone, che ha messo l�umanit� al suo servizio�. Una macchina che esercita un totale appiattimento in ambito tecnologico-culturale prima ancora che economico e che agisce, conclusasi la fase del colonialismo, per lo pi� con nuove strategie pi� soft (l�assistenza tecnologica e il dono umanitario in primis, attraverso cui acquisire un credito inestinguibile) ma non per questo meno deleterie. Gli effetti sotto gli occhi di chiunque voglia davvero guardare e giudicare senza preconcetti sono quelli di una inarrestabile standardizzazione culturale che ha provocato uno sfaldamento della struttura stessa della societ�, la cancellazione delle economie locali e la distruzione delle risorse naturali. Forse per� non � ancora troppo tardi: esistono ancora, nonostante tutto, forme di resistenza e di opposizione a questo perverso processo, che nascono proprio nelle zone pi� povere e pi� bistrattate dall�occidentalizzazione del globo; forme socio-economiche che recuperano in modo originale aspetti della tradizione declinandoli in modo nuovo e originale. Sono gli appigli a cui aggrapparsi nella speranza che un nuovo pluriuniversalismo relativo si sostituisca al distorto sogno universalista odierno.
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